L’On. Silvia Sardone, della Lega, ha affermato che “La Lega è contro l’Europa delle tasse!”, lasciando intendere, secondo alcuni, che l’Europa sia responsabile del livello di tassazione dei singoli stati. E’ realmente così?
Per analizzare questa dichiarazione, dobbiamo considerare alcuni punti chiave:
- Competenze fiscali dell’UE:
L’Unione Europea non ha il potere diretto di imporre tasse ai cittadini o alle imprese degli Stati membri. La politica fiscale rimane principalmente una competenza nazionale. Tuttavia, l’UE può influenzare le politiche fiscali in diversi modi:
- Stabilendo regole comuni per l’IVA e le accise
- Coordinando alcune politiche fiscali per evitare la concorrenza fiscale sleale
- Proponendo direttive fiscali che gli Stati membri devono implementare
- “Europa delle tasse”:
Questa espressione è spesso usata in modo polemico da partiti euroscettici per suggerire che l’UE voglia aumentare il carico fiscale sui cittadini. In realtà, l’UE cerca di armonizzare alcuni aspetti fiscali per il funzionamento del mercato unico, non necessariamente per aumentare le tasse. - Posizione della Lega:
La Lega ha spesso criticato l’UE su questioni fiscali, sostenendo che le politiche europee possano limitare la sovranità nazionale in materia fiscale o portare a un aumento della pressione fiscale. - Analisi della dichiarazione:
La dichiarazione di Silvia Sardone sembra semplificare una questione complessa. L’UE non impone direttamente tasse, ma può influenzare le politiche fiscali nazionali. La posizione della Lega è probabilmente più sfumata di un semplice “essere contro” e potrebbe riguardare specifiche proposte o direttive dell’UE in ambito fiscale.
In conclusione, mentre l’UE non può imporre tasse direttamente, può influenzare le politiche fiscali nazionali. La dichiarazione sembra utilizzare una retorica semplificata di un tema complesso, per scopi politici.
fonte: https://x.com/leo_cecchi91/status/1814983993143566642
Potessi mettere un cerotto a Salvini …………………. ne metterei uno grosso e resistente alla bocca, così eviterei di sentire la montagna di cazzate che farfuglia e proclama, oltretutto con modo da strillone; ne metterei anche un altro da un’altra parte ma non mi esprimo per non diventare volgare e mettermi sullo stesso piano dell’on. Salvini.
Vero è anche che i politici odierni ad ogni singolo incontro fanno la gara a chi strilla di più.
Ho il ricordo di una politica dove i politici parlavano con una voce tenue e bassa per fare in modo che gli altri ponessero molta più attenzione a quello che si diceva.
Quei tempi e quei politici sempre tanto criticati, ormai sono finiti e passati. Sono scomparse le scuole di partito perchè sono finite le ideologie e quindi la politica in se è finita.