L’economia russa sta affrontando sfide significative a seguito dell’invasione su larga scala dell’Ucraina iniziata nel febbraio 2022. Secondo alcune analisi, la Russia avrebbe perso tra l’1,7 e il 2,2 percento della sua forza lavoro, equivalente a circa 1,7 milioni di persone.
Questo calo è attribuito a diversi fattori, tra cui le perdite militari sul campo di battaglia, l’esodo di cittadini russi in fuga dalla coscrizione, e l’impossibilità di molti veterani di riprendere le loro precedenti occupazioni a causa di ferite o disabilità.
Stime indipendenti suggeriscono che tra 860.000 e 1,08 milioni di personale militare russo siano stati inviati in Ucraina nei primi due anni del conflitto. Le stime sulle perdite variano, con alcuni rapporti che indicano tra 462.000 e 728.000 soldati russi gravemente feriti e tra 110.000 e 150.000 morti.
L’impatto economico si estende oltre le perdite dirette. Si prevede che la carenza di lavoratori possa ostacolare la crescita economica della Russia, nonostante l’aumento della spesa governativa per il settore militare. Inoltre, l’aumento dei salari dovuto alla scarsità di manodopera potrebbe alimentare l’inflazione.
Parallelamente, si è registrato un significativo esodo di cittadini russi. Analisi indipendenti stimano che almeno 650.000 persone abbiano lasciato la Russia dall’inizio della guerra senza farvi ritorno, rappresentando la più grande emigrazione dal paese negli ultimi trent’anni.
Gli economisti avvertono che queste tendenze demografiche potrebbero avere conseguenze a lungo termine per l’economia russa, ponendo sfide significative per il futuro.
Le potenziali conseguenze a lungo termine di questa situazione per l’economia e la società russa comprendono:
- Impatto sul mercato del lavoro:
La perdita significativa di forza lavoro, stimata tra l’1,7% e il 2,2% della popolazione attiva, potrebbe portare a una carenza di manodopera in settori chiave. Questo potrebbe tradursi in:
- Aumento dei salari per attirare e trattenere i lavoratori
- Maggiore competizione tra aziende per il personale qualificato
- Possibile rallentamento della produttività in alcuni settori
- Pressioni inflazionistiche:
L’aumento dei salari, combinato con la spesa militare elevata, potrebbe alimentare l’inflazione. Ciò potrebbe portare a:
- Erosione del potere d’acquisto dei cittadini
- Possibili interventi della banca centrale per contenere l’inflazione
- Potenziale instabilità economica se l’inflazione dovesse sfuggire al controllo
- Sfide demografiche:
La perdita di una parte significativa della popolazione giovane e in età lavorativa potrebbe avere effetti duraturi:
- Accelerazione dell’invecchiamento della popolazione
- Pressioni sui sistemi pensionistici e sanitari
- Possibile riduzione del tasso di natalità
- Fuga di cervelli:
L’esodo di cittadini, specialmente se include professionisti altamente qualificati, potrebbe portare a:
- Perdita di competenze in settori chiave come tecnologia, ricerca e sviluppo
- Riduzione della capacità innovativa del paese
- Difficoltà nel mantenere la competitività in settori ad alta tecnologia
- Impatto sul PIL e sulla crescita economica:
La combinazione di questi fattori potrebbe influenzare negativamente le prospettive di crescita economica:
- Possibile rallentamento della crescita del PIL a lungo termine
- Sfide nel mantenere la competitività economica internazionale
- Necessità di ristrutturare alcuni settori economici per adattarsi alla nuova realtà
- Conseguenze sociali:
Le sfide economiche potrebbero avere ripercussioni sociali:
- Potenziale aumento delle disuguaglianze economiche
- Pressioni sul sistema di welfare
- Possibili tensioni sociali legate alle difficoltà economiche
- Adattamenti del mercato del lavoro:
Per far fronte alla carenza di manodopera, potrebbero emergere nuove tendenze:
- Maggiore automazione in alcuni settori
- Incentivi per l’immigrazione da paesi amici
- Politiche per aumentare la partecipazione al mercato del lavoro di gruppi sottorappresentati
- Impatto geopolitico:
Le sfide economiche potrebbero influenzare la posizione geopolitica della Russia:
- Possibile riduzione delle risorse disponibili per iniziative internazionali
- Potenziale riconsiderazione delle priorità strategiche
- Necessità di bilanciare le ambizioni geopolitiche con le esigenze economiche interne
Queste conseguenze sono interconnesse e potrebbero influenzarsi reciprocamente, creando una situazione complessa che richiederà risposte politiche ed economiche articolate per essere affrontata efficacemente.
Insomma: per la Russia saranno tempi duri.